Sorveglianza sul Posto di Lavoro

Aspetti legali della sorveglianza sul posto di lavoro: cosa bisogna sapere.

La normativa sulla Privacy

Le leggi sulla privacy variano da paese a paese, e spesso anche a livello regionale. I datori di lavoro devono essere consapevoli delle normative locali e nazionali che regolano la sorveglianza sul posto di lavoro. In molti paesi è richiesto che i dipendenti vengano informati in modo chiaro e trasparente riguardo alla sorveglianza e al tipo di dati che vengono raccolti. Alcune nazioni potrebbero richiedere il consenso esplicito dei lavoratori per la raccolta di determinate informazioni personali.

Se i datori di lavoro forniscono dispositivi come computer, telefoni cellulari o tablet ai dipendenti per l'uso aziendale, potrebbero essere autorizzati a monitorarli per garantire un uso appropriato e per proteggere la proprietà intellettuale dell'azienda. Tuttavia, è essenziale comunicare ai lavoratori che tali strumenti sono soggetti a sorveglianza e in che modo le informazioni saranno raccolte e utilizzate. Tale pratica era diffusa anche prima della pandemia, ma negli ultimi anni ha subito un incremento per tenere sotto controllo i dipendenti che lavorano da casa. Le funzionalità dei software sono molteplici: tengono traccia delle ricerche su Internet, forniscono la posizione del dispositivo aziendale e rilevano i movimenti del cursore del mouse.
Alcune aziende monitorano le comunicazioni dei dipendenti, come le email aziendali o le chat interne, per finalità di sicurezza o per garantire che vengano rispettate le politiche vigenti. Il datore di lavoro può sorvegliare i propri lavoratori, ma tale potere è limitato dall’impossibilità di ledere i diritti fondamentali dei dipendenti. Secondo l’articolo 8 CEDU “Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza”. Pertanto l’azienda deve comunicare al dipendente il grado di sorveglianza dei dispositivi aziendali.

La videosorveglianza

La videosorveglianza sul posto di lavoro è un argomento particolarmente delicato, poiché coinvolge l'immagine e la privacy delle persone. Secondo il D.lgs 151 2015 “Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali”. Possono essere imposti vincoli riguardo alle aree oggetto di sorveglianza e devono essere fornite informazioni chiare ai dipendenti riguardo alla presenza e al posizionamento delle telecamere.
Alcune aziende utilizzano software di monitoraggio per tenere traccia delle attività online dei dipendenti durante l'orario di lavoro. Il Decreto di cui sopra evidenzia infatti la possibilità del controllo dello svolgimento dell’attività lavorativa. Anche in questo caso, i datori di lavoro devono essere trasparenti riguardo a questa pratica e assicurarsi che venga svolta in conformità con le leggi sulla privacy.